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23/09/2020

INTERVISTA A VITTORIA BRUNO

 

In attesa della cerimonia di premiazione del concorso "Vittorio Alfieri", che si terrà sabato 26 settembre ad Asti presso la sala consigliare del palazzo della Provincia, pubblichiamo un'intervista a Vittoria Bruno, Presidente e cellula embrionale dell'associazione "La poesia salva la vita":

Incontro con Vittoria Bruno organizzatrice del concorso "La poesia salva la vita"

Incontro la signora Vittoria Bruno, la vulcanica organizzatrice del premio di letteratura “La poesia salva la Vita”, ad Asti. La bellissima città piemontese ospiterà, nella mattinata di sabato 26 settembre, nella sala consigliare del palazzo della Provincia, la consueta cerimonia della premiazione degli autori e delle opere partecipanti al concorso. Nella mia qualità di giurato della manifestazione, dopo la cinquantina di libri letti ed analizzati, ho, finalmente, l’onore di poter offrire un caffè alla signora Vittoria, ed approfittare dell’occasione per convincerla a rispondere alle domande di questa intervista. Seduti nella piazza più bella della città di Alfieri, di Paolo Conte e Giorgio Faletti, di fronte alla chiesa di Santo Stefano, nella movida accaldata di una bella domenica pomeriggio, confidandoci serenamente, iniziamo il nostro incontro.

Iniziamo con una domanda rituale, Chi è Vittoria Bruno? Ci dipinga il suo autoritratto…

Ritengo di essere una donna vulcanica, impulsiva, capace di coniugare il serio con l'ironia. Mi piacciono molto le cose complicate, credo molto in me stessa, non mi piacciono le persone che per incantare dicono bugie e non sopporto chi non è puntuale negli appuntamenti. Non spengo mai la luce, non stacco mai la spina, ho un sacco di idee e sono sempre in azione. Dinamica e determinata a realizzare il mio obiettivo anche con un sorriso, oltre che con grinta ed energia! Sono una combattente che non si ferma di fronte alle difficoltà quotidiane. Credo fermamente e intensamente nel valore della solidarietà e del volontariato.

Sappiamo del suo grande impegno nel sociale e nell'organizzazione di molte iniziative. Certamente una delle più importanti è il Concorso di Letteratura “La Poesia salva la vita”, organizzato con il patrocinio di diversi enti pubblici e privati. Ci può spiegare tutto di questa importante iniziativa?

Organizzare un evento così importante comporta fatica e tanto lavoro. Inizialmente devo svolgere la parte burocratica, la richiesta di patrocinio ai vari Enti istituzionali, sempre più difficili da raggiungere. Poi occorrono i permessi e le concessioni per la disponibilità della Sala dove si svolgerà la Cerimonia di premiazione del Concorso letterario. Devo anche contattare gli sponsor privati dell’evento, reperire i fondi necessari. Per la cerimonia devo stendere un programma per coordinare i vari interventi delle autorità, della giuria e dei partecipanti, molti provenienti da lontane regioni d'Italia ed anche dall'estero, cercando di non dimenticare nessuno. Non è sicuramente un lavoro facile fare filare tutto liscio in una manifestazione così importante.

Quale è stata, secondo lei, la molla, l’evento che le ha permesso di avvicinarsi alle tematiche ed ai problemi relativi alla vita sociale, soprattutto a quelli riguardanti il rapporto dell’uomo con la malattia e l’infermità?
Premesso che credo nell'aiuto che ognuno di noi può dare agli altri, l'evento che ha fatto scattare in me la molla per scendere in campo è stato un invito di partecipazione ricevuto da parte di una associazione di volontariato, in una Casa di Riposo. L'atmosfera e la condivisone mi ha profondamente coinvolto e convinta ad estendere a tutti la partecipazione al Concorso Letterario. Quest'anno, per esempio, al secondo posto si è classificata una persona proveniente da una Casa di Riposo. Negli anni precedenti, hanno ricevuto riconoscimenti e premi anche carcerati. Non ho alcun tipo di pregiudizio e limite.

Come trova la forza di affrontare il gravoso impegno dell’organizzazione del concorso e di tutti gli eventi e le manifestazioni collegate, a partire dalla splendida cerimonia di premiazione dei vincitori che si è tenuta negli anni scorsi, e si terrà anche quest’anno, nella splendida Sala Consigliare della Provincia di Asti?

Sono proprio gli ostacoli incontrati a darmi la forza e il coraggio di continuare. Sono ormai passati più di 25 anni...l'entusiasmo e la volontà non si sono mai sopite anzi...

Ormai le regole di attenzione e di sicurezza per evitare la diffusione del contagio hanno costretto molti organizzatori di eventi a mollare tutto, a non organizzare nulla, mettendo in grave difficoltà tutto il comparto artistico. Lei, nonostante tutto, nonostante i limiti imposti dalle norme, ha insistito per celebrare ugualmente la manifestazione della premiazione dei vincitori. La sala di 250 posti, che veniva puntualmente riempita da autori, giornalisti, pubblico ed autorità locali vedrà una riduzione della capacità a 100 posti (senza veder ridotti i costi, aumentati quest’anno dalle necessità di sanificazione). Questo sforzo organizzativo, dovuto solamente alla sua grande passione per la letteratura, l’arte, la poesia e per la forza unificatrice della convivialità merita un encomio importante. In questi anni quali sono state le sue più grandi soddisfazioni?

Una grande soddisfazione è stata la continua crescita di partecipazione di autori provenienti da tutta Italia e dall'estero, oltre che il riconoscimento da parte delle varie Istituzioni. Una valenza importante e lo stimolo per continuare a valorizzare l'arte e la cultura.

Come potremo, secondo lei, superare questi momenti duri? La poesia può veramente salvare la vita anche in questi frangenti di solitudine, tristezza, paura e malattia?

In questo periodo di pandemia, paura e ansia stanno crescendo in modo esponenziale, ma la positività, la collaborazione e il valido sostegno dei volontari, oltre che le norme di sicurezza eseguite, mi hanno convinta che dobbiamo trasmettere a tutti un messaggio di ripartenza, di rinascita e speranza!

Vuole mandare un messaggio ai tanti amici, ai nostri affezionati lettori?

Da sempre il mio motto è: “Non è forte chi non cade mai, ma chi cade e si rialza!”

La piazza, al tramonto, si colora di sfumature pittoriche. Le nubi, rosse nel cielo, osservano le colline qui intorno. Il centro di Asti, ornato dalle tante torri e dai palazzi meravigliosi, evoca ancora il tempo del medioevo, che tanto ispirò il figlio prediletto della città, quel Vittorio Alfieri che è stato uno degli autori più importanti della letteratura italiana. Il caffè appena sorseggiato era buono e caldo. Ringrazio Vittoria per la cortesia, la sincerità e la disponibilità dimostrata a me, alla "Gazzetta di Hogwords" ed ai suoi tanti appassionati lettori. Il prossimo anno, sono certo, ci ritroveremo ancora, pronti a scoprire nuove opere e nuovi autori partecipanti al concorso. Grazie ancora Vittoria.

Claudio Calzoni

 

 

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