|
DOCUMENTAZIONE
01/10/2024
XXIII CONCORSO NAZIONALE DI NARRATIVA "VITTORIO ALFIERI"
Scaletta 2024 – XXIII Concorso
Cerimonia di Premiazione della XXIII edizione del Concorso Nazionale di poesia e narrativa "Vittorio Alfieri" organizzato dall' Organizzazione di Volontariato Culturale ONLUS: "La poesia salva la vita"
Hanno partecipato al concorso Solo 100 autori provenienti da molte regioni d'Italia e dall’Estero.
Diamo il benvenuto alle autorità presenti in sala ringraziandole di aver accolto il nostro invito. Sindaco dott. Maurizio Rasero (Se presenti) Dott. Paride Candelaresi Assessore alla Cultura del Comune di Asti Dott. Giovanni Boccia assessore al personale del Comune di Asti Dott. Walter Valente Presidente del Lions Club “Vittorio Alfieri” di Asti Grazie al C.S.V. per il Prezioso sostegno ricevuto. Ed a tutti voi, per aver partecipato al concorso e per la presenza qui oggi.
La giuria formata da docenti ed esperti qualificati. Si è riunita per deliberare in merito alle valutazioni scaturite dall'esame dei testi partecipanti, lunedì– 04 Settembre 2024 ore 10. E dopo attento esame e valutazione dei tanti testi pervenuti, ha deliberato in maniera concorde premiando autori ed opere degne di merito e menzione. La giuria formata da: Prof. Davide Ghezzo presidente di giuria: con Prof. Claudio Calzone: Per la sez. libri e narrativa breve
Prof. Franco Pianta e Prof. Ernesto Bettoni per la sez.poesia in lingua italiana
Prof.Gregorio Crudo e Prof.ssa Barbara Fantino per la sez. narrativa breve in lingua italiana
Prof. Michele Bonavero. e Prof. Luigi Vaira: per la sez. in lingua piemontese
I selezionati per la sez. poesia in lingua italiana tutti classificati pari merito al 4° posto
4° Class. Gian Luigi De Marchi da Pino Tor. (To) con la poesia: ”Pioggia” 4° Class: Gian Carmine Fiume da Rovellasca (Co) con la poesia: “La distanza” 4° Class. Mauro Milani da Genova con la poesia: “Soffio” 4° Class. Rita Graziani da Novara con la poesia: “Tempo d’autunno” 4° Class. Maria Luisa Cantoni da Trecate (No) con la poesia: “Affresco” 4° Class. Maria Grazia Dottore da Messina con la poesia: “Notte, consoli e inganni” 4° Class. Silvio Di Fabio da San Salvo (Chieti) con la poesia: “Casa di campagna” 4° Class. Vanda Pirone da Eboli (Sa) con la poesia: “I buchi dell’anima” Legge la poesia
3° Class. (targa LIONS Capriolo Miguel Aldo da Piovà Massaia (At) con la poesia “Tu sei li” (Legge la poesia) Motivazioni: prof. Franco Pianta Un’offerta di sensazioni che pervadono l’anima lungo i passi del viale amato della vita. La natura ci offre le sue bellezze in compagnia di questo “TU”: un immaginario e pur presente compagno o compagna, avvolto dalla bellezza che ci circonda ogni giorno. E assieme si rivedono i ricordi che hanno nel cuore, lasciandoci costantemente la curiosità di riviverle con loro. Un passaggio che, dapprima lento, ci coinvolge sempre più, fino a diventare un meraviglioso ricordo.
Motivazioni: prof. Bettoni Ernesto Suggerito da una forma in versi liberi da vincoli , ma legati da armonie sonore consonanti, recondite e spontanee, come la danza nelle viscere e l'onda del respiro evocati dal testo. Versi a volte scarniti all'essenziale in una o pochissime ma evocative parole, altrimenti più distesi, ricchi e fluidi , a mimare il procedere del poeta ora più lento e meditabondo, ora più incalzante e dinamico: lungo questo simbolico percorso della vita e dell'amore, forse tendente a un altro essere, ma chissà se invece alla scoperta di sé stesso. Il tu potrebbe coincidere con l'io. Un cammino che in ogni caso dal rapporto individuale trascende a una sorta di amore universale, così come da semplici nitidi versi può essere attinta da chiunque voglia condividere questo incontro la meraviglia poetica. 2° Class: Nica Marco da Anzio (Roma) con la poesia: “L’attore” (Legge la poesia)
Motivazioni: prof. Franco Pianta Una attenta descrizione di chi termina il suo impegno e ci fa rivivere le sensazioni di questo attore. E’ stanco ma dentro di sé assapora il successo della sua prestazione e, abbandonati i panni di scena, ritorna alla vita. Ci lascia i ricordi che lo hanno accompagnato dietro al sipario e, dopo la sistemazione in camerino, ecco il ritorno alla realtà, rimandando la finzione al prossimo spettacolo.
Motivazioni: prof. Bettoni Ernesto Questo in forma di versi liberi, spesso essenziali e secchi, se non perentori e incalzanti per l'uso a tratti di settenari e ottonari. Frasi musicate a volte in fluide consonanze e assonanze, alternate però a rapide contrapposizioni sonore anche stridenti e drammatiche. Come a rendere esemplarmente le opposte polarità di una esperienza e di una esistenza: appagate ma lacerate, totalizzanti ma stranianti, mondane e trionfali, benchè segretamente e pervasivamente malinconiche e solitarie, così la vita dell'attore scissa tra realtà e finzione mescolate e indissolubili.
1° class.Di Ruocco Vittorio da Ponte Cagnano (Sa) con la poesia: “Fino a rubare il tempo all’infinito” (legge la poesia) . Motivazioni: prof. Franco Pianta Una composizione fresca, che contrappone due amanti portandoli appassionatamente dal presente all’infinito. Si passa, con delicatezza, dalle stelle ai fiori, a rotoli d’amore, per avvolgere i sensi allo svanire della notte. E i due si confrontano con “TI VEDO” e “MI VEDO” gustando le emozioni che generano i loro corpi. Una conquista continua e travolgente tra tenerezza e attesa in un viaggio che ci regala costantemente immagini indimenticabili.
Motivazioni: prof. Bettoni Ernesto Un immaginario solo superficialmente nel solco della tradizione lirica amorosa e sensuale, ma più profondamente evocativo di visioni originali e ardite del desiderio e della intimità reciproci di corpo e spirito. Questo grazie anche alla loro espressione in forma coerente di endecasillabi controllati ed esemplari, sciolti da vincoli rigidi ma sotterraneamente armonizzati e musicalizzati da giochi efficaci di consonanze, assonanze, richiami sonori e rime interne. A rappresentare l'armonia segreta e trascendente che scandisce l'esperienza degli amanti oltre la temporalità ritmica delle sensazioni del testo, forse fin oltre il tempo stesso.
I selezionati per la sez Narrativa in lingua italiana
4° Class. Roberto Zandomeneghi da Milano con il racconto: “La casa dei Winchester” 4° Class. Vianello Guido da Venezia con il racconto: “Vigilia di Natale” 4° Class. Silvio Di Fabio da S. Savo Chieti con il racconto: “Tocco di Paradiso” 4° Class. Rita Graziani di Novara con il racconto: “Il mistero della scatola da scarpe” 4° Class. Grazia Bergantini di Benevento con il racconto: “La tavola della quarantena” 4° Class. M. Teresa Montanaro da Canelli (At) con il racconto: “Il gelo nel cuore 3° Ex-Aequo Minari Stefano di Parma. con il racconto: “Il futuro in una nocciola” *Targa offerta da Lions club Asti (Se presente chiamare persona) Motivazioni: Racconto ben scritto, ottima forma e contenuto delicato e commovente. La storia di nonno Carlo, prossimo alla pensione, e dello scoiattolo Bruno, con il quale, a suo modo, ha familiarizzato. Il traguardo pensionistico è importante nella vita di chi, non più giovane ma ancora con voglia di fare e di vivere, si prepara ad un nuovo percorso di vita, meno frenetico con più tempo da dedicare ai propri cari, in questo caso anche al nipotino Nicola, attratto dall’amichetto del nonno. Purtroppo la notizia di un male improvviso invade i suoi pensieri, la possibilità di una buona guarigione gli è stata data, però le preoccupazioni tipiche dei malati oncologici esistono e non si possono accantonare. Carlo continua perso nei suoi pensieri riguardanti i progetti futuri, un po’ come lo scoiattolo Bruno che fa scorta di noccioline, aiutato anche dal piccolo Nicola, quando gli viene concesso. Racconto romantico senza perdere di vista la realtà, complimenti all’autore che con questo scritto è vicino a tutti i malati oncologici, al loro dolore….e ai loro cari. Abbiamo scelto questo racconto proprio per la capacità di trasmettere la realtà vissuta, senza perdere di vista i migliori sentimenti. Auguriamo lunga vita al nonno Carlo, accanto all’amichetto Bruno, al nipotino Nicola e a tutte le persone care con cui vuole trascorrere in serenità gli anni della meritata pensione . 3° Ex – Eleonora Russo di Pavia. con il racconto: “Due vite in un istante” *Targa offerta da assessorato alla Cultura” (Se presente chiamare persona) Motivazione Brano di ampio respiro, riesce ad affrontare nel modo migliore una delle situazioni più complesse e di difficile gestione presenti nelle scuole, tra giovani e giovanissimi. In passato era preso meno in considerazione, spesso sminuito; attualmente il tema ‘bullismo’ viene ampiamente esaminato, studiato e, per quanto possibile, combattuto. Ivan è un ragazzino sveglio e in gamba, purtroppo il classico bullo, circondato da amichetti che gli fanno da complici nelle malefatte e dispetti verso chi è più timido e sensibile. In questo caso Simone, un compagno di classe, è la loro vittima. Matteo è l’unico del gruppetto che inizia a porsi domande e a comprendere che i loro comportamenti risultano ampiamente scorretti e nocivi per altri e loro stessi. Lo stesso Matteo avrà la peggio. A seguito di uno dei loro soliti scherzi al malcapitato Simone, scoperti da una professoressa, si danno alla fuga, nel corso della quale Matteo subisce un terribile incidente, che gli compromette l’uso delle gambe. Da quel momento dentro Ivan qualcosa si spezza, cambia, si pente e diventa un altro ragazzo, sta vicino a Matteo, lo sorregge e lo aiuta. La speranza è che a seguito di un’operazione, forse, Matteo potrà riacquistare l’uso delle gambe. Il racconto presenta un lieto fine, quello di vedere cambiato un bullo rendendolo più ‘umano’, a seguito di una disgrazia terribile. Il bullismo esiste da sempre, e in questo brano la giovane autrice lo affronta con proprietà di linguaggio, profondità di pensieri e buon sentimento. Porgiamo un augurio a questa ragazzina che dimostra grande maturità e capacità di esprimere in modo pertinente e corretto il proprio pensiero. Ci auguriamo che la sua carriera di scrittrice possa continuare, con molti futuri riconoscimenti. Siamo in attesa, con curiosità, di poter leggere un suo prossimo scritto
2° - Class. Pietro Rainero di Acqui Terme (Al). con il racconto: “L’isola dell’essere” Motivazioni: Chi non si è mai chiesto cosa saremmo stati o non saremmo stati se il caso non avesse fatto incontrare le due persone che ci hanno generato? L’autore di questo racconto ha provato a farcelo scoprire, non riuscendo a convincere con la girandola di combinazioni che fanno di un mondo definito razionalmente dai numeri che tengono conto di quanti sono nati e abitano il pianeta (isola) e quello ipotizzato di esseri mai nati che avrebbero potuto dilatare a dismisura l’evanescenza di quanto non si è mai concretizzato. Sembrerebbe possibile stimare la cifra tenendo presente l’inesistenza dei soggetti, ma non si può negare la suggestione indotta dalla lettura del racconto che l’autore ha reso appassionante riga dopo riga. Scrittura agile ed elegante, spunti geniali ed arguti che riescono a mantenere il filo teso del voler sapere come andrà a finire. Complimenti all’autore!
1° Class. - Cristina Lora di Valdagno (Vi). con il racconto: “Vite Sfiorate” Motivazioni: Quando la vita appare tra lo specchio deformante della realtà percepita e non ragionata e le mille sfaccettature che sono la vita stessa ancora da vivere si perde il filo di un discorso e si interrompe il dialogo che nutre ogni istante di quel percorso di crescita che fa assaporare tutte le fasi e i fondamenti che sono alla base dell'esistenza. Ci si vede brutti, grassi e indesiderabili, non siamo capaci di parlare a noi stessi e ci sembra che il mondo ci osservi con una lente d'ingrandimento per segnalare ogni inadeguatezza che potrebbe tradirci e renderci orribili agli occhi severi degli altri. Si smette di vivere, si cerca rifugio in una continua ed estenuante espiazione che possa avvicinarci alla perfezione imperfetta di chi potrebbe salvarci facendoci semplicemente capire che siamo meravigliosamente esseri perfetti. L'anoressia descritta dall'autore è certamente un suo vissuto infelice e drammatico, c'è nella scrittura curata e garbata una esauriente strada percorsa a ritroso, dopo lo scampato pericolo, e il riappropriarsi di tutti i sensi nella ricerca di dare sfogo e senso alla vita nell'essenzialità di quello che ci circonda e che vale la pena. Poter scegliere se vivere o morire è una grande possibilità, ma alla morte, che vince sempre, si può opporre la gran voglia di viverla tutta, la vita! Complimenti vivissimi all'autore!
Speciale Premio speciale della giuria per argomenti sociali e letteratura per ragazzi Al racconto: “Yari e gli amici perduti” di Roberto Pipino da Torino Targa banca Cassa di risparmio di Asti
Poesia in lingua piemontese
4° class. –– Anna Maria Riva di Marene (Cn) con la poesia: “Chi lavora mangia la paglia” 4° class. - Adelino Mattarello di con la poesia: “Papa Francesco” 4° class. - Daniele Ponsero di Torino con la poesia: “Portami con te” 4° class. – Franco Pianta di Asti con la poesia: “Una sera” 4° class. –Luciano Milanese di Poirino (To) con la poesia: “Tempesta” 4° class. - Anna Maria Molino di Piovà Massaia con la poesia: “A Giovannino gli manca una sposa”
3° class. - Livio Rossetti Novara con la poesia: “Portami con te” (Targa offerta dalla Farmacia Benso Dr.ssa Antonella di Castell'Alfero". (Se presente chiamare persona)
Motivazioni: 3 + CLAS: “PÒRTAM CON TI”( portami con te) legge la poesia Anche questa una bella poesia d’amore, ma non quello «commerciale» delle canzonette o di molte filastrocche scontate bensì quello che si lega a un territorio, quello delle risaie come sfondo, che è indelebilmente scritto nella mente dei protagonisti. L’avanzare dell’età porta a desiderare di invertire la marcia, a tornare indietro per ripassare quei sentieri, rivivere emozioni e vicende, belle e brutte. Tuttavia il sentimento che lega resta presente come un binario dove le due rotaie corrono sempre indissolubili e il percorso all’incontrario è più dolce e gradito. È difficile giudicare la scrittura in novarese, ma la lettura è comunque piacevole.
2°) class. - Luigi Ceresa di Novara con la poesia: “Addormentarmi assieme a te!” (Legge poesia)
Motivazioni:
Indubbiamente si potrebbe classificare questa composizione come una poesia d’amore, ma senza finire nei soliti sdolcinati e ripetitivi vocabolari e neanche sconfinare in angoli di trasgressione. Il poeta ci dipinge con pochi versi una situazione del tutto normale, ma riesce a farlo con discrezione e semplicità, forse è proprio nel non voler strafare che si sente un permearsi di sincerità. Buono il lessico mentre non esprimiamo giudizi sulla scrittura in novarese che non ci è famigliare.
1° ) class. - Fabrizio Livio Pignatelli di Torino con la poesia: (Legge la poesia) MEUIRE 'NT UN ARCÒRD” (Morure in un ricordo) Il ricordo che a volte ci portiamo appresso è foriero di pensieri lieti e piacevoli che fa piacere sentir riemergere dalla nebbia del passato. Altre volte propone invece l’amarognolo del rimpianto per le persone che non ci sono più, per una gioventù sfumata col il carico greve degli anni e allora i ragionamenti che avvolgono i pensieri paiono diventare un sudario funebre con cui il tempo passato ci vuole avvolgere. Poesia piena di significati introspettivi che coinvolgono chi ha ormai i capelli grigi. Ottimo lessico ricco e appropriato così come inappuntabile la grafia.
Narrativa piemontese
4°) Class.: Massimo Allario di Asti con il racconto: “La festa ‘d San Ròch al mè pais.”
3°) Class.: Luciano Milanese di Poirino (To) Con il racconto: “Lo chiamavano Irene” .* (Targa offerta da: “Dolcessenza” estetica e benessere di Enza Zaccaria di Portacomaro S. Asti
Motivazione
L’autore sceglie di descrivere la figura e la vita di un di quei personaggi «scomodi» che facevano parte della società di qualche decennio fa, un uomo che viveva al limite fra la legalità e la normalità costellata di frequenti ricorsi all’oblio del vino. In questo caso, certamente pescando nella memoria, si tratta di un povero uomo che si guadagna da vivere un po’ con la pietà altrui e un po’ con la disponibilità a prestarsi a lavori umili. Uno dei tanti, ma che si era guadagnato il suo angolo d’identità legandosi al nome di una donna che tormentava i suoi ricordi e popolava i suoi sogni. Un tragico destino sarà l’epilogo di una vita normale, tuttavia quel nome di donna resta a evocarne la memoria. Scrittura in un piemontese discreto anche se non privo di imperfezioni.
2° Class.: Gabriele Gariglio di Santena (To) con il racconto “Cheur gitan” (Cuore gitano)
Motivazione Un argomento «difficile» quello della convivenza con gente che viene da paesi diversi e con usi e costumi che si dissociano dai nostri. Spesso è forte il rischio di finire nella retorica o di scivolare in giudizi non condivisibili. La storia narrata è verosimile e ben illustra le difficoltà reciproche di accettazione con la comunità nomade. L’autore riesce brillantemente a evitare dalla trama che si è proposto e lo fa con buona dimestichezza della lingua piemontese e rispetto delle regole di scrittura.
1°) Luigi Ceresa do Novara Con “Il fil d’erba”
Motivazione
Troppo sovente teniamo chiusi i nostri ricordi in un cassetto della memoria, ma basta solo un’occasione, come può essere la carezza di un filo d’erba per ridestarli in modo improvviso. Se poi chi descrive questi ricordi ha la «penna felice» ecco che il risultato è un racconto piacevole che si legge tutto d’un fiato anche se la parlata novarese obbliga a ricorrere talvolta alla traduzione. Alla fine ci si rende conto di aver vissuto in prima persona i momenti descritti e anche condiviso le emozioni, i colori, i suoni e anche anni ormai rimasti legati a un filo d’erba.
Sez. Libri Commenti di Claudio Calzoni e Davide Ghezzo
Abbiamo scelto: Tutti 4° a pari merito
4° “Il raggio di luce” di Molino Matteo da Bellinzago (No) 4° “Minichì” di Corna Domenico da Bergamo 4° “Vino ad esportarsi ed altre piccole storie” di Zerrillo Antonio da Alba (Cn) menzione 4° “Gran Monferrato” di Casalone Rosario da Varese 4° “L’indulgenza invocata” di Vitolo Antonio da Salerno
3° Class.– “Ironta Pazzo per Victor” di Bianchetti Claudio (Clambagio) da Bolzano (Targa Ristorante Nuovo Cicot Regione Molinasso Frinco ) Motivazione: In questo romanzo l’autore ci accompagna in un viaggio attraverso la foresta oscura del mondo dell’arte, una giungla colma di bellezza, creatività, illusioni, guadagni strabilianti, inganni e clamorose truffe, spesso non punite. Dal racconto, quasi una continua confessione, emerge la grande passione e la conoscenza diretta dell’autore per il mercato dell’arte, soprattutto di quella moderna. Oltre ai meriti letterari questo racconto ha il pregio di insinuare nel lettore la pesante eredità del dubbio, dell’incertezza, della perplessità che si manifesteranno ad ogni vista museale o ai vernissage delle gallerie più importanti.
2° “Berlino Est Ricordi di una giovane libraia”di Casartelli Enrico da Mariano Comasco (Co) ( targa offerta dalla faramacia dottoressa Dal Cielo di Portacomaro Stazione)
Motivazione: Una complessa vicenda e ricerca familiare, sostenuta da un'intensa narrazione in prima persona, si innesta sullo sfondo della società comunista, nei tempi immediatamente precedenti la caduta del Muro. La privazione della libertà, fisica e di pensiero, il clima di sospetto e la volontà di delazione sono presentati con lucido e amaro realismo, e insieme con la volontà di contrapporsi all'ingiustizia.
1°) 1° Class “Ho visto una donna raccogliere insalata nei prati” di Sorba Franco da Moncalieri
Motivazione: Una preziosa antologia di racconti dal ricco sapore di umanità, collocate in un ampio ventaglio temporale, tra intense vicende amorose, excursus storici in un approccio multiculturale, fosche profezie su un'apocalisse non lontana. Le figure dei personaggi sono delineate con tocchi sapienti, e con la forza di dialoghi incalzanti e giustamente affini al parlato, nell'ambito di una prosa elegante e scorrevole.
Menzione da parte della giuria “Uno come tanti” di Tomaselli Ennio da Torino (banca)
menzione da parte della giuria “Elezioni tinte di rosso…sangue” di Macrì Giovanni da Messina Terfa offerta dalla pasticceria Daniella Il romanzo giallo, nato da alcuni racconti di Edgar Allan Poe ed esploso con le indagini di Sherlock Holmes, ha in Italia molti appassionati lettori e tantissimi scrittori (visto anche i successi nel mondo del cinema e delle serie TV). Insomma, i detective alla ricerca dei cattivi assassini sono sempre sulla breccia nel panorama letterario italiano. Il dottor Macri si cimenta ambientando le sue storie, di cui è protagonista con il detective Molina, in una fantomatica località americana. Questo Elezioni tinte di rosso sangue è una bella prova della sua scrittura e delle doti di preveggenza dell'autore (visti gli avvenimenti degli ultimi mesi) Menzione speciale da parte della giuria Premio speciale della giuria letteratura per ragazzi e sociale al romanzo “Adele e Oliver” Di: Paul Sterling da Milano Motivazione: Ci sono storie che scritte nei libri possono diventare esempio ai lettori. Questo libro ha il pregio di non essere solo un insieme di fogli su cui è scritta una storia. In effetti è un vero vademecum della vita, dalla disperazione alla gioia, dal buio alla luce, dalla disgrazia al riscatto. Il libro è impreziosito da riflessioni molto efficaci di più di 50 atleti e personalità importanti dello sport, della cultura, del mondo sociale. Queste parole introducono benissimo i temi e valgono già gran parte della lettura. La storia è scritta con un linguaggio leggero e accurato, dedicato a lettori adolescenti, a nonni e genitori che possono intrattenere i più piccoli in racconti notturni. La narrazione si snoda senza cadere nell'ovvio, con una giusta dose di ottimismo che si contrappone alle avversità della vicenda. Bravo il misterioso autore a nascondersi dietro uno pseudonimo per concentrare tutta l'attenzione sul prodotto libro, nota di merito ulteriore.
Prego l’insegnante, maestra Lores Insacco di venire e chiamare la sua classe 5^B Scuola Primaria Rio Crosio di Asti
(vengono chiamati dall’insegnante tutti sul palco viene dato loro una medaglia da mettere al collo, al dirigente scolastico verrà data la medaglia della Camera dei Deputati alla discesa dal palco verrà data loto la cartellina con l’attestato di partecipazione, e una borsina con gaget La medaglia viene consegnata da un autorità presente)
Alunni:
ARMIGNACCO TOMMASO ARROYO HUILLCA LIAHM BAHJA ANDREA BEN EL MEKROUD RIHANA BURUIANA EVA CHERCHI SAMUELE EPOQUE CAMILLA FANTOLINO ANDREA FINELLO FABIO GARELLO FABIO GIANUZZI MATILDE HYKA CLARA INFANTES LUNA SHAMIRA LASALVIA GIORGIO LO IACONO GIOVANNI LUCIA VERONICA MATROUF AYMEN SAID MERLONE GIORGIA OTTAVIANI OLIMPIA PERROTTA EMMA TODARO GIORGIA TORRES DEL CID MATEO VACCHINA ALESSIA ZANAGA UMBERTO
Con questo abbiamo terminato vi ringraziamo e salutiamo tutti con affetto
Torna indietro
|